Disparità di trattamento per i figli dei militari che devono affrontare il rientro a scuola in presenza.
la presente Organizzazione Sindacale si pregia di parteciparle a nome di tutti quanti i nostri iscritti ma, stante la peculiarità della contingenza occorsa, di parlare sicuramente anche a nome delle migliaia di famiglie costituenti la nostra cara Forza Armata.
Come noto, la nefasta evoluzione pandemica di questi ultimi giorni, quando si è oramai giunti alle porte della ripresa in presenza dell’attività didattica, ha subito una repentina involuzione del quadro sanitario generale e così in poche ore, si sono succedute a macchia di leopardo sull’intero territorio nazionale l’assunzione di decisioni restrittive circa il rientro in presenza a scuola, di centinaia di migliaia di studenti, molti dei quali appartenenti a famiglie con almeno un genitore con le stellette.
Si aggiunga che la gestione del rientro in presenza delle scuole secondarie di primo e secondo grado appare ancor più disomogenea, considerato che talune Giunte Regionali hanno deliberato rinvii della ripresa delle attività didattiche in presenza con le tempistiche disallineate tra le diverse regioni, nonché addirittura tra i diversi comuni.
Ancora una volta, questa organizzazione militare a carattere sindacale, si trova con profondo rammarico a dover rivendicare una linearità di trattamento per quel che concerne i diritti delle famiglie che, dovrebbero a prescindere, essere i medesimi per tutte quante esse, poiché, aldilà dei ruoli e delle professioni, costituite da cittadini del medesimo Stato.
Con apposite circolari esplicative, i vari dicasteri hanno previsto a vario titolo forme di tutela a sostegno di quelle famiglie di dipendenti, in cui l’obbligo della didattica a distanza li costringe a non potersi materialmente allontanare dalle abitazioni poiché obbligati alla sorveglianza domiciliare dei minori.
Accade in queste ore invece che, la poca chiarezza che assurge dal susseguirsi delle tante disposizioni riguardanti il mondo militare, conducono ai vari comandi ad interpretare ed intraprendere nel merito le più disparate decisioni in materia, i cui esiti ricadono ineluttabilmente sulle famiglie dei nostri colleghi, producendo di fatti una disparità di trattamento rispetto al personale appartenente al Pubblico Impiego.
Fiduciosi in un Suo autorevole intervento, tale che possa giungere immantinente un quadro dispositivo quanto più intelligibile e in linea con l’alveo di tutela familiare universalmente e costituzionalmente garantito, rinnoviamo con forza il nostro sentimento di appartenenza e amor di patria.
Roma, lì 09 Gennaio 2022
Il Segretario Generale Nazionale
dr. Pasquale DE VITA