Oggi 27 febbraio 2021 presso la VI Municipalità del Comune di Catania si è svolta la cerimonia per l’intitolazione della Sala Consiliare alla memoria di Salvatore Cannizzo. Alla cerimonia erano invitate solo poche persone a causa delle norme anti-covid.
Erano presenti, oltre ai familiari di Salvo, i Consiglieri della Municipalità, il Sindaco di Catania Salvo Pogliese, gli Assessori, il Senatore Mario Michele Giarrusso e la Consigliera Comunale di Zafferana Etnea Rosaria Coco.
Salvatore era un sottufficiale della Marina Militare in forza presso il Battaglione San Marco. Quando era in vita ha ingaggiato una lunga lotta contro le istituzioni, che non volevano riconoscere il nesso tra la sua malattia e l’esposizione all’uranio impoverito durante le missioni in Kossovo.
Scoprì la sua patologia nel 2006 e da quel momento decise di rendere pubblica la sua personale vicenda. Una storia non unica nel suo genere, tesa anche a dar “voce” ai quasi 400 decessi e 7.500 malati tra i militari delle Forze Armate, impegnati in tutti i fronti nelle missioni di pace tra la fine degli anni ’90 e l’inizio del 2000.
La correlazione tra l’uranio impoverito dei proiettili e l’insorgenza di tumori tra i militari italiani nei teatri di guerra è stata finora negata dalle Forze Armate, nei processi per richieste di risarcimento.
“Già 130 le sentenze che riconoscono il nesso di causalità”.
Il SI.NA.G. si unisce all’appello dei tanti militari ammalati, nonché delle famiglie di quanti sono stati stroncati dal male incurabile, rivolto al Ministero della Difesa perché riconosca il danno subito dai nostri militari. L’appello è rivolto al riconoscimento di queste “malattie professionali”, per il contagio da URANIO 238 presente nei molti proiettili e bombe della Nato impiegati in quei teatri operativi internazionali.
La personale battaglia di Salvatore Cannizzo per aver riconosciuto il diritto ad un giusto riconoscimento del danno subito purtroppo non si è ancora conclusa. Nel 2019 però è arrivata la condanna in primo grado da parte del Tribunale di Catania nei confronti del Ministero della Difesa, colpevole, secondo i giudici, di non aver tutelato la salute degli uomini impiegati in operazione di “pacekeeping“.
Il Sindacato Nazionale Guardiacoste – SI.NA.G. – nell’adempiere ai propri compiti di Rappresentanza Sindacale svolti in favore dei propri iscritti, e di tutti quanti gli uomini e le donne della Forza Armata, in servizio e in congedo, sente la necessità di stringersi attorno alla famiglia del compianto collega con un caloroso abbraccio, cui l’eroica figura di Uomo, di Militare e di soldato, da oggi sarà ricordata anche grazie alla sua città di origine che gli ha voluto riconoscere un giusto tributo.
Roma, 27 febbraio 2021
La Segreteria Nazionale del SI.NA.G.