IL SINDACATO NAZIONALE GUARDIACOSTE ESPRIME PREOCCUPAZIONE PER IL PERSONALE MILITARE SOTTOPOSTO A VACCINAZIONE CON IL LOTTO “ABV 2856” DI ASTRAZENECA RITIRATO PRECAUZIONALMENTE
Il SI.NA.G. sente l’indifferibile necessità di segnalare il malessere che sta dilagando fra il personale militare che è stato sottoposto nei giorni scorsi al vaccino di AstraZeneca, in particolare quelli che hanno ricevuto il lotto precauzionalmente ritirato.
Pur riconoscendo la tempestiva azione di competenza posta in essere dall’AIFA e della Aziende Sanitarie nella sospensione precauzionale del lotto ABV 2856 di vaccino anti COVID 19, prodotto dalla “AstraZeneca”, si riscontra, amaramente, che non si ha notizia di effettive azioni di monitoraggi sanitari del personale già sottoposto a ciclo vaccinale con il predetto lotto.
Il SI.NA.G. sente il dovere di intervenire sulla questione relativa alla vaccinazione per i motivi sopra descritti, in modo da poter far presto chiarezza sulla questione e ricevere le dovute rassicurazioni per il personale rappresentato e non.
Si richiede pertanto alle competenti Aziende Sanitarie, nonché alle Unità di Crisi delle Giunte Regionali, di sottoporre il personale in questione ad un’attenta e puntuale valutazione sanitaria al fine di prevenire possibili complicazioni sanitarie.
In Calabria l’Unità di Crisi regionale ha comunicato che sono state somministrate 5.674 dosi di vaccino AstraZeneca sulle 8.000 totali che facevano parte del lotto ritirato. Nel comunicato si legge, ulteriormente, che il fenomeno è strettamente monitorato e tutti i settori aziendali e regionali di Farmacovigilanza sono stati allertati per le opportune verifiche sulle persone vaccinate.
Fattispecie non riscontrata dai colleghi iscritti alla nostra Organizzazione Sindacale che prestano servizio in Calabria.
Pertanto ci vediamo costretti a richiedere un’immediata azione di farmacosorveglianza per tutelare i nostri colleghi impiegati nel territorio calabrese.
Roma, 14 marzo 2021
LA SEGRETERIA NAZIONALE